giovedì 1 gennaio 2015

Psicologia e prestazione atletica: a me gli occhi!


   Un allenatore del mio staff mi mandò uno studio presentato a un convegno IAAF da tale Samuele Marcora, italiano che insegna all'università del Kent, che comproverebbe l'importanza di certi "input motivazionali" nella percezione individuale della "fatigue", da cui si dedurrebbe la natura psicologica più che fisiologica della fatigue stessa.
   Praticamente sparando immagini piacevoli durante un esercizio massimale al cicloergometro, il "time of exhaustion" di 13 volontari aumenta un 17%. Stessa cosa avviene, in altro esperimento, se i soggetti vengono "allenati" a resistere allo stress mentale tramite l'esecuzione di compiti mentali complessi immediatamente prima di prove fisiche. Insomma la "fatigue" sarebbe in certa misura superabile coi giusti input.
   Noakes, interpellato sulla cosa, ci fa uno studio in cui ipotizza l'esistenza di un "governo centrale" che ti spara la "fatigue" per impedirti di "raschiare il barile" e trovarti quindi in condizioni di pericoloso esaurimento.

   Secondo me sta storia della mente è un po' come quella dell'alimentazione... troppe fisse. Secondo me una vita quotidiana sufficientemente tranquilla e soddisfacente è tutto quello che ci vuole. Non credo alle tecniche con le quali si interviene dall'esterno, coscientemente, per imporsi una mente "buona".
   E filosoficamente io sono un "realista", anti-idealista. L'idealismo in filosofia è quella corrente che dà tutta l'importanza alla soggettività, all'individuo, alla "volontà", alla "coscienza", rispetto alle condizioni oggettivo-materiali. Da qualche decennio l'idealismo è tornato di moda, "la mente può tutto": pensiero magico-mistico.
   Dice che alcuni studi sull'argomento sono stati finanziati dalla Redbull e Marcora è in inciucio con la Recon Instruments (quella di quegli occhialetti ipertecnologici...), un po' come i profeti del "minimalismo" foraggiati da certe industrie di scarpe.

   Comunque, ammesso che ci siano i sistemi per "raschiare il barile", ovvero eludere l'inconscia barriera che impedisce di intaccare le riserve di sopravvivenza, ma CE FARA' BENE? E farlo spesso, che effetti produce a lungo termine, anche a livello fisico? Io dico distruttivi, perchè ci saranno buoni motivi se evolutivamente si sono sviluppate quelle barriere.
   Mah... io sono materialista e credo nel lavoro e tutte ste cose mi fanno pensare a mezzucci per ottenere le cose senza fatica'... un po' come nella stregoneria. O nel doping. Oggi tutti vogliono tutto subito, tutti principini a cui tutto è dovuto, tutti frettolosi... tutti con l'"ATLETICATIO PRAECOX"... si è persa la percezione delle condizioni oggettivo-materiali-naturali... e si andrà a sbattere le corna.
   Io, vedendo l'essere umano come un tutto olistico autoequilibrantesi nel lungo termine, non ho mai creduto agli aiutini esterni, sia di natura farmacologica come di natura psicologica.

   Comunque io anni fa feci un esperimento per vedere se conta più il corpo o la psiche.
   Presi 2 atleti e feci fare loro un 10000m:
- uno (k.b.) con condizioni psicologiche medie ma fisiche eccezionali
- uno (corsaro de corsaris) con condizioni psicologiche eccezionali ma fisiche medie.
   Il primo fece 26'17
   Il secondo 40'...

   P.s.: l'allenatore che mi mandò lo studio di Marcora mi ha appena confermato che il tizio ha addirittura pubblicizzato gli occhialetti-robocop al convegno IAAF... vu cumprà? Ecco perchè rigetta l'ipotesi di Noakes, perchè se i "limiti" alla prestazione sono utili, vende meno occhialetti. Ma no, compratevi gli occhialetti che vi sparano immagini di Miss Venezuela che vi dice "se fai il PB te la dò" e diventerete tutti campioni... io non mi fido dei "miglioratori dell'umanità" e la "Cura Ludovico" nel lungo termine non funzionò con Alex di "Arancia Meccanica"...
   A me piace la psicoanalisi... ma la psicoanalisi si occupa di RECUPARARE LA NATURA BIOLOGICA UMANA bistrattata dalla coscienza-società, non di storcerla ulteriormente come vorrebbero fare questi qua.

http://www.newyorker.com/tech/elements/what-is-fatigue
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3323922/



122 commenti:

  1. Ohoh! Alla fine hai dedicato il primo capitolo dell'anno a questa questione.. psicologica! :D
    Bah, come ti dissi di là, per me non è una cosa "negativa". O meglio, dipende da cosa.
    Per me non è negativo andare a correre subito dopo degli esercizi mentali: altrimenti tutti i runner che corrono subito dopo una giornata lavorativa starebbero facendo qualcosa di molto dannoso!
    Per quanto riguarda il fare apparire le immaginette non saprei, di sicuro non mi piacerebbe arrivare a vedere una finale olimpionica.. in cui tutti gli atleti corrono indossando degli occhiali iper-tecnologici. Perché così si potrebbe dire che è possibile fare carriera anche senza farsi il mazzo con gli allenamenti (basta avere un paio di occhiali e via!).

    E se questi aggeggi servissero solo ad eliminare i pensieri di "troppo"? Pensa al mio orologio con la funzione "sfida virtuale" (o come caspita si chiama), con i due omini che corrono. Dopo N km si è super affaticati e risulta quindi difficile fare i calcoli (del tipo: devo aumentare il ritmo di X secondi per raggiungere il mio obiettivo.. dunque: 3'47"/km sono 3*60+47 moltiplicati per i km mancanti, divisi per...) con il rischio di deconcentrarsi dalla corsa.
    Se questi aggeggi servissero ad eliminare questi pensieri, allora magari potrebbero servire a qualcosa (tipo vedere i due omini e capire se stai andando "giusto" o troppo lento)?

    Però è anche vero che il tutto dovrebbe ruotare intorno a te e alle tue sole forze, però a questo punto bisognerebbe proprio eliminare tutta la tecnologia (no cardio, no gps!!). Però capisci che, al giorno d'oggi, è difficilissimo programmare un buon allenamento senza avere almeno l'orologio gps!

    Il problema, secondo me, è che con il boom della tecnologia si arriverà presto ad inserire sempre più funzioni: sai, l'uomo deve fare sempre meno cose! Lasciamo fare tutto alla macchina! Ecco, questo tipo di futuro non piacerebbe neanche a me!

    Buon anno!!!!

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    1. PS: Anche io ho fatto un mini blog. Ti giuro che il nome non l'ho copiato da te!! :D

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    2. sì sì... alleni gente in tutto il mondo... poi vieni da me (lo scrivi sul blog?) a chiedere il perchè ti si abbassa la fc.
      okkio a non fare copiaincolla dei miei post...

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    3. Allenare è un parolone! Non mi pare che portare qualcuno da correre malamente 5 minuti a 1h:15 (senza infortuni) sia una cosa così complicata eh!! :D

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    4. Ah.. però il mio blog l'ho creato per me, mica per farmi pubblicità o altro. Tranquillo che tanto, conoscendomi, tra qualche giorno già mi dimenticherò di averlo! :D

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    5. quel futuro che dici è già qui.
      non ho detto di non correre dopo gli "esercizi mentali"... qua la questione era sull'efficacia di usare apposta certi mezzi per turbinare le prestazioni.
      stai tranquillo che per fortuna non vedremo mai gli elite con gli occhialetti, al massimo i tapascioni.
      per quanto mi riguarda, se mi metti in camera una bedda cannazza reale stai tranquillo che l'indomani vado 15"/km più veloce :))
      sono un freudiano io...

      https://www.youtube.com/watch?v=isAq-ZmV7Jo

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    6. Però siamo sicuri che sia sempre una cosa negativa "ottenere" risultati con questi mezzi? Prendi un qualsiasi elite che ha fatto WR (con le sue forze) e fagli seguire questi allenamenti. Se è vero che questi mezzi aiutano, allora poi sarà in grado di fare un altro WR subito dopo (o comunque dovendoci lavorare su meno tempo).
      O magari per far raggiungere WR ormai ristagnati negli anni.

      Però anche qui potrei essere contrario. Se con questi mezzi ti puoi allenare per 50 minuti ottenendo i benefici di 60, allora no. Suona tanto come doping.

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    7. anche a me suona come doping, anche perchè penso che la salute non gioverebbe di queste tecniche.
      hai presente alex, quello della mezzamaratona di qualche post fa? prestazione pazzamente positiva... però so' 3 settimane che sta infortunato... il corpo rivuole indietro quello che ti ha dato di troppo.
      comunque... tutte ste teorie rivoluzionarie che improvvisamente ti risolvono tutto... ma perchè gli elite più forti non le adottano? tutti coglioni? gli unici intelligenti sono i rivoluzionari?

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    8. Per ottenere qualcosa è necessario dare in cambio qualcos'altro del medesimo valore. In alchimia è chiamato il "principio dello scambio equivalente".
      Però attento! C'è un continuo!
      La pietra filosofale. Chiunque ne entri in possesso non è più sottoposto al principio dello scambio equivalente. Per ottenere qualcosa non è più necessario dare in cambio qualcos'altro!

      Ora hai capito? :D

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    9. infatti tu hai trovato la pietra filosofale: il corsaro, a cui succhi informazione e non dai nulla in cambio, neh?

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    10. Evviva! Conquisterò il mondo!
      Ironia vuole che un altro argomento discusso in quell'alchimia fosse la.. "trasmutazione umana" e si parla anche di un "portale della verità".
      Facendo due più due, te sei la pietra filosofale che permette l'apertura del portale.

      Da un altra parte si dice:"prendete e mangiatene tutti..."!!!!

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    11. eh... infatti il redentore poi viene sempre sacrificato... è la "giustizia" :)

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  2. buoan anno a tutti...complimenti a chipzz per il nuovo blog...ottima idea esporre i propri pensieri e allenamenti ...puo servire per il confronto...senza offesa però mi chiedo su che basi tu possa ALLENARE e ripeto te lo dico senza polemica e senza voler offendere.ormai in rete sembra che basta mettere in riga due parole un pò tecniche e si diventa allenatori...ma la vecchia esperienza sul campo..studi (anche personali) dove sono?tu califfo che ne pensi?
    maarco72

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    1. io penso che la REALTA' è che che ognuno fa e dice quel che vuole, poi a giudicare è il "mercato". del resto è impossibile stabilire parametri oggettivi per definire il "buon allenatore" e nemmeno il possesso di "titoli" o l'esperienza sul campo aiuta... basta vedere quante cazzate scrivono e fanno fare quelli che io chiamo "eminenze", e parlo anche di responsabili di settore tecnico fidal.
      poi ci sono quelli come il "balcanico" che ne sparano a raffica ma il loro sito fa 15.000 visite al giorno e fanno una barca di soldi di pubblicità... il mondo va così, che ci vuoi fa'?

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    2. maarco,
      aggiungo una cosa... so che siete abituati al regime del terrore vigente nei forum, ma qua non c'è bisogno di scrivere "senza offesa, senza polemica". io interverrò solo nei seguenti casI:
      - reati
      - persone prese a parolacce
      - bestemmie
      per il resto è tutto concesso, OT, critiche distruttive, polemiche, ironia, ecc.
      se qualcuno si offende sono affari suoi.

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    3. maarco. Prima di tutto devo chiarire che il mio blog non ha nulla a che vedere con il fatto di allenare qualcuno. A parte che nessuno tra tutte le persone che seguo (tutte... da 10 sono diventate 2 -Ho gente che si è iscritta e si è cancellata dal sito nel giro di qualche minuto.. ahha-) capisce l'italiano, il blog l'avevo fatto per me ed i miei pensieri. Nessuna pubblicità (seppure me l'hanno richiesta diverse volte).

      Per quanto riguarda il discorso di allenare, hai ragione: non sono allenatore e non sono esperto e sinceramente non pensavo nemmeno fosse possibile arrivare a ricoprire questo incarico.
      Su questo sito ci sono "allenatori" da tutte le parti del mondo, dalla corsa a nutrizionisti ad allenatori per weight lifting. C'era l'opzione per fare richiesta e l'ho fatta. Mi hanno contattato e mi hanno fatto aprire il mio primo "corso" (tre mesi) e hanno addirittura stabilito un prezzo. Per fortuna mi hanno fatto scegliere il livello, quindi ho chiesto solo per principianti.
      Mi sono arrivati 10 clienti e il più forte tra tutti era in grado di correre 30 minuti, gli altri 9 non superavano i 10 minuti filati.

      Non mi ritengo un vero allenatore, ma questa occasione mi servirà sicuramente per fare esperienza (inglese, relazionarsi con gli altri e capire qualcosa di allenamenti), oltre che per arrotondare la paghetta (in italia a 21 anni avere già "due" lavori è una cosa che non capita facilmente...). Ovvio che più del livello "base" non posso fare...

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    4. non ho capito bene..cioè tu segui delle persone e vieni retribuito?
      sicuro tutto cio che fai oggi è cio che fa crescere la tua esperienza e conoscenza della materia..poi il futuro dirà oltre che come atleta come sei come allenatore.detto cio nel mio piccolo credo sia piu difficile allenare un tapascione che uno serio..nel senso che uno gia inquadrato come atleta implica meno problematiche.,,,un tapascione(quale sono io) ha diverse complicazioni..dal lavoro a turni..le possibilità limitate di allenarsi...una vita meno da atleta ecc ecc...
      peer corsaro..ilmio "senza offesa"non è per paura di cio che dico anzi...è solo per precisare che sto dicendo la mia opinione e non cerco la polemica..purtroppo spesso nei vari blog appena dici un opinione diversa scatta la polemica....le opinioni sono tante poi ognuno segue quella che ritiene piu adeguata a se.condivido che si sono allenatori di Fama....che sarebbero da eliminare e in federazione ne abbiamo a iosa...se in italia oggi non abbiamo piu atleti di loivello se non pochissimi.non è solo colpa dei giovani ma anche del sistema.es....mamma fidal chiede soldi ogni anno alle società..e ne chiede tanti.....poi conosci un runner da 1h05' sulla mezza...che lavora in acciaieria....su turni. e purtroppo non trovando altro lavoro non riesci ad alenarsi come un prof e quindi vedere dove puo arrivare...ma mi chiedo....ma mamma fidal dovè?non dovrebbe aiutare i giovani con talento ?
      maarco72

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    5. Hai capito bene.. e sono anche tanti dindini!
      Ed è anche come dici te. Nessuno di quelli che seguo lo fa per fare carriera (atleticamente parlando), ma giusto per rimanere in forma e togliersi qualche sfizio. Questo semplifica un po i miei compiti, ma al tempo stesso si può perdere un po di costanza (gente che ha retto un paio di settimane, poi ha iniziato con "ho troppi impegni, riduco a due allenamenti", "fa freddo, ne faccio solo uno", "mi dispiace, ma non posso continuare").

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    6. beato te....pensa che io ormai da 20 anni alleno(nel mio piccolo) ma mai guadagnato niete....
      maarco72

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    7. chippz,
      a roma si dice "chi magna da solo se strozza"... dammi la provvigione almeno!

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    8. Anche se non ce ne sarebbe bisogno voglio giusto spezzare una lancia in favore di Albanesi. A me il suo approccio scientifico e divulgativo piace. Il suo sito e' ricco di contenuti non solo sportivi (molto interessante ad esempio la sezione sull'orto). Il suo successo nel campo dell'allenamento e' giustificato dai risultati di moltissimi tapascioni (piu o meno) soddisfatti che ne hanno seguito i suggerimenti ed hanno fatto passaparola. Non ci vedo nulla di negativo se poi ha anche monetizzato questo suo successo. Personalmente ho allargato nel tempo le mie fonti di studio e pratica dell'allenamento, anche avvalendomi per un periodo di tempo degli ottimi consigli del corsaro, ma soprattutto leggendo molto e di tutto sul tema e personalizzando nella ricerca di una mia sintesi. Alcuni articoli e libri di Albanesi pero' rimangono un mio riferimento fondamentale.

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    9. fabio,
      da poche settimane s'è dispiegato davanti ai miei occhi un mondo del quale non sapevo nulla (ma sono uno che apprende alla svelta eh...).
      albanesi è un'impresa, abbastanza florida. ha usato l'atletica come vetrina per poi introdurre più gente possibile in un megastore che gli frutta tanti soldi di pubblicità. obiettivo raggiunto, con lavoro ed efficienza. lo applaudo per questo, se l'obiettivo era fare soldi.
      da un punto di vista tecnico-atletico mi dispiace ma ne spara di talmente grosse che fa pensare a uno che non ha mai allenato nessuno o che, se ha allenato, ha delle tare gnoseologiche.
      nel forum da cui mi bannarono (e mi bannarono anche perchè criticavo queste "eminenze"... che strano...) studiai molta gente che seguiva albanesi, molti si spaccavano, molti seguivano le sue tabelle al 50% (perchè obiettivamente impossibili, manco bekele), molti andavano a fa na mara da 3h20 e scoppiavano e finivano in 3h35... comunque lo reputo al livello di altre "eminenze", in fin dei conti pure la maggior parte degli allenatori fidal non sono delle "cime"...
      però vedi, io con i coach sono come con le donne, se la fai grossa non ti perdono, ti cancello, senza possibilità di perdono... e uno che dice "stupisce che Baldini spesso si sia limitato a sedute a ritmi sui 3'50'' o addirittura 4'/Km" significa che non sa NIENTE.

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    10. Non concordo sul giudizio finale, ma per me la diversita' (anche di opinioni) e` ricchezza

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    11. se uno non sa che il 98% dei supercampioni di tutto il mondo fa metà chilometraggio (minimo) tra 3'50 e 4'20, non sa niente.
      non è un'opinione la mia...
      significa che non ha mai visto la REALTA' delle tabelle dei campioni e che ragiona solo in base a sue idee a priori.
      significa che per lui rudisha, gebre, kipsang e altre centinaia e i loro allenatori sbagliano e che se li allenasse lui sarebbero molto più forti.
      uno è libero di credere e dire che il sole è quadrato, ma almeno non si atteggi a grande astrofisico. al massimo posso definirlo un "artista" :)
      poi tu sei libero di ritenere "ricchezza" la circolazione di idee comprovatamente difformi dalla realtà.
      ma ho fatto solo un esempio, le sue idee difformi dalla realtà sono parecchie...
      io invece ritengo "ricchezza" la mia opera di STRAGE delle idee difformi dalla realtà.

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    12. Tanto per iniziare CIAO a tutti!
      Da pubblicitario dico la mia in merito, a prescindere dai contenuti il signore in oggetto ha dimostrato di conoscere a menadito come funziona il Web.
      Tante pagine farcite di nozioni che il popolo cerca e che trova GRATIS (ecco la chiave del successo sopratutto in un periodo di cacca come questo) con una spruzzatina di presunzione che non guasta mai (per un sottofondo di immancabile masochismo generalizzato, e poi i buoni non hanno tutto questo appeal...)
      In uno dei tanti corsi di marketing che feci si imparò che il leader è colui che dice quello che vogliono le persone, che non sempre corrisponde alla verità...
      Bye!!

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    13. Si è vero, concordo: la chiave del successo di Albanesi è, anche secondo me, la gratuità.
      E' gratuito, però, anche il suo atteggiamento di depositario delle "verità podistiche assolute".

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    14. Uno che fa i soldi con la gratuita` e` un grande...

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    15. Un grande dal punto di vista economico. Però dal punto di vista di onesta è il peggiore di tutti.
      E' gratuito, ma se ci sono dentro cose false, allora prendi in giro il lettore. Due volte (perché dalla sua visita ci ricavi).

      Poi, boh, per un principiante che desidera iniziare a correre allora può anche andare bene. Però se cerchi qualcosa di specifico..

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    16. Io tutte queste falsita` non le ho trovate... comunque quando ho letto qualcosa di Albanesi che non mi conviceva ho approfondito altrove l'argomento. Le fonti sono tante se si ha la voglia e la capacita` di cercarle...

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    17. microgroove,
      non solo sa benissimo come funziona il web, sa benissimo come funziona l'UOMO.
      nella vita umana quasi mai la verità vince.
      leggevo di una tipa che aprì un blog di tarocchi, 10.000 visite al giorno, ottimo stipendio a fine mese... e confessava che lei ai tarocchi manco ci crede, ahah!
      vabbè, prima o poi aprirò pure io un blog di minkiate :)

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    18. ibis redibis non morieris in bello ;-)

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    19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    20. fabio,
      io sono scientifico.
      INTRODUCTION.
      il presente studio si propone di verificare l'efficienza dei programmi albanesiani per la maratona.
      METHOD.
      su un forum ho seguito preparazione e prestazione finale nelle maratone autunnali di 11 albanesiani.
      RESULTS.
      2 spaccati prima della gara
      1 ritirato
      6 peggio del target da 5 a 20"/km
      2 target rispettato
      di questi ultimi 2 uno è fermo da un mese per bandelletta.
      DISCUSSION.
      bah...
      CONCLUSION.
      ma se s'allenavano da soli nun era mejo???
      REFERENCES.
      ilcorsaro, journal of applied physiology vol.254, 3 january 2015, pag. 64-72.
      ahahah!

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    21. Magari in realta` se so` allenati da soli...

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    22. microgroove,
      comunque che palle dire alla gente quello che vuole sentire (credo nessuno lo sappia meglio di te), ti riduci "l'anima a un ammasso di tagliatelle spirituali" (charles bukowsky).
      oggi non puoi dire "rotondo", devi dire "diversamente quadrato"... troppa fatica e io sono pigro :)
      poi bisogna vedere come va a finire con sta moda della falsità, ai fini dell'adattamento a lungo termine dell'uomo alle condizioni del pianeta.
      cioè... mettiamo che io e te stiamo nella foresta del bengala e mi accorgo che una tigre ti ha puntato. se ti urlo "TIGRE!!!" (messaggio chiaro, schietto, veloce, vero) magari fai uno zompo, prendi la lancia, gliela tiri e ti salvi.
      se invece ti dico sottovoce "guarda... c'è una certa possibilità - ma potrebbe essere una mia opinione personale, non ti offendere, non è per far polemica - che un diversamente gattino stia alle tue spalle, ma potrebbe essere che voglia solo le tue carezze eh...", quella nel frattempo te s'è magnato e con le tue costole se sta a stuzzica' i denti... :))

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    23. Hey FabioG
      your Albanese running coach is also expert on gardening?

      Because I had some issues while trying to grow basil. May he be able to help?

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    24. ah beh, ad essere diretti non si rischiano fraintendimenti, al limite si portano a casa dei vaff****lo...:)

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    25. Ronnie,
      now i am my olny running coach, but i love studying coaching theory and find my personal road.
      Also i can help you growing basil!
      Because:
      1) i have a beatiful vegetable garden
      2) i am napoletano (basil is foundamental in our cuking)
      My help is gratis...you have only to buy before my garden manual.
      Ahahaha

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    26. microgroove,
      vabbè, allora salverò la tigre, magari è più razionale e riconoscente degli umani :)

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    27. L'esempio della tigre è epico! Lol lol

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    28. è tratto da un mio vecchio studio filosofico...

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  3. Conosco un mucchio di persone che "si fanno seguire" dallo psicologo (loro lo chiamano LO STRIZZA) per vari motivi: finisce una storia e bisogna elaborare, ci si sposa dopo anni di zitellitudine e bisogna elaborare, nasce un figlio e bisogna elaborare, i figli diventano nevrotici e serve lo psico, hanno problemi a scuola (gli asinelli di una volta) e serve la diagnosi di DSA, oggi sono tutti DSA... E avanti....

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    1. Ah, moooolto figa la citazione relativa a "Arancia Meccanica", ho ricordato i nostri commenti nel forum di cinema, eh, eh, eh...

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    2. il guaio è che nel "primo mondo" è REALMENTE pieno di gente "disturbata"... la gente è realmente nevrotica. qua in brasile:
      - sindromi post parto: zero.
      - disturbi psico-alimentari: zero.
      - angosciati, fobici: zero.
      - timidi, introversi: zero.
      queste sono cose da classe borghese/aristocratica, fai i soldi e ti ammali (con "fai i soldi" intendo famiglia da 2500 euro al mese eh...)... oddio, da quanto mi dicono i miei figli certe tendenze cominciano a intravedersi pure qui, tipo adolescenti annoiate (98% femmine) che "nessuno mi capisce" e cominciano a tagliuzzarsi gli avambracci... succede perchè facendo i soldi, assurgendo alla "classe sociale superiore" gli viene vietato di TROMBARE.
      prevenzione dei disturbi mentali:
      1) vita povera, spartana, lavorare, usare il corpo più che la mente
      2) trombare a iosa fin dalla pubertà e con molti partners.

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    3. arancia meccanica è un'opera grandiosa... mostra (tra l'altro) la fallacia dei tentativi dei "miglioratori del mondo" di reprimere certe pulsioni... ovvio che in un paesastro come l'itaGlia sia censurato.
      io scrissi anche un libro di racconti di vita quotidiana brasiliana, ne mandai un paio al mio editore. mi rispose "roba fortissima!!! se lo traduci in inglese o spagnolo facciamo i soldi, in italia andiamo in galera" :)
      in italia siamo al punto che se dici a un vegano militante "guarda che non è vero che in india vivono di più" e gli linki le prove, ti bannano perchè "non sei rispettoso delle idee altrui".
      in italia se scrivi su un forum di atletica "questa seduta d'allenamento di tale allenatore è sbagliata" e porti le prove, ti minacciano di denuncia per diffamazione...

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    4. Sì, il mondo "scuola" offre una bella panoramica sulla società presente e futura: dire che la gente è nevrotica è quasi farle un complimento...

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    5. "Arancia Meccanica": ricordo che nel forum gli unici a difenderlo eravamo tu e io... E io non capivo il motivo, mi stupii.

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    6. ti stupisti che lo difendevamo? ahah!

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    7. :-D
      No, eh :-)
      Non capivo perché gli altri lo bocciassero :-)

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    8. tra l'altro in tutto il film c'è solo UN morto ammazzato... quanti ce n'è nei western o nei film di guerra?

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    9. Già...
      Linko la discussione, il film è "Rapina a mano armata", ma si parlò molto anche di "Arancia Meccanica":

      http://www.mymovies.it/film/1956/rapinaamanoarmata/pubblico/?id=456545

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    10. eheh... modestamente feci una signora tesi in sociologia :)

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    11. Beh, pure io non dissi proprio cazzate :-)
      Alla fine Alex-Luc mi venne a prendere, o meglio, io lo andai a prendere ;-)

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    12. embè... internet allora serve a qualcosa, ihih!

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    13. A proposito dei tuoi racconti, ti ho citato :-)
      Il post mi ha fatto pensare a te e in particolare a un tuo racconto e nel commento ti ho citato.
      Ti incazzi? <3
      http://ruminazioni.blogspot.it/

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    14. brani li puoi citare... fammi sapere se risponde il tipo.

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    15. Il tipo ha eliminato il post.
      Vedo ora.

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    16. per me è nu scem' :)
      e del brasile non sa una sega.
      sti "artisti"... chissà perchè le donne amano gli artisti e non i metalmeccanici, boh...

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    17. Perché spesso le donne sono attratte dal fumo, le avvolge come nebbia e limita la visuale sulla dura realtà che le circonda.
      Non ci rendiamo conto che l'arrosto appagherebbe meglio i nostri appetiti e fornirebbe l'energia necessaria per affrontare la realtà.

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    18. insomma nella specie umana il fumo non fa l'arrosto... ihih!

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    19. Invece so per certo che nella specie umana IlCorsaro "fa l'arrosto" ;-)

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    20. che ti devo dire... metterò su una churrascaria, ahah!

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    21. Ahahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  4. “Your mind will quit a thousand times before your body will. Feel the fear and do it anyway.”
    True. But if you get to a point where your BODY quits then you are in REAL trouble

    Plus, Miss Venezuela probably has fake boobs.

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    1. I'm not interesting in boobs, I'm not a baby... I like BUNDA.

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  5. Anyway I have a treadmill at home.
    Will try to run today watching some Asian Porn.


    Out of jokes, why these guys don't just STFU and just run more and train smarter?

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    1. evidently because the training isn't the real goal...

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  6. piu' che d'accordo con te.. fatti e "non pugnette"...

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    1. noi amiamo la "pugna"... ma non il suo diminutivo :))

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  7. Post ricco di spunti per riflettere e discutere... rimango sul tema principale e dico la mia: la mente puo' probabilmente incidere anche molto sulle prestazioni fisiche, ma e' un gioco pericoloso... alcuni limiti sono frutto dell'evoluzione e vanno rispettati, ma capire quando li si e' raggiunti non e' cosi facile. Pensate anche alla semplice soglia del dolore, e` assolutamente soggettiva e puo` essere alzata con l'allenamento... Comunque io non credo nelle formule magiche, gli atleti migliori sono quelli che trovano un equilibrio olistico in cui molti elementi (allenamento fisico, tecnico, mentale, alimentazione, culo) e le relazioni tra loro giocano un ruolo fondamentale. Nessuno degli elementi singolarmente puo` portare al massimo delle potenzialita`. E comunque di queste potenzialita` ne sappiamo ancora poco...

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    1. la psicologia è una signora Scienza dai mille risvolti e mille teorie, una cosa complessa e non pretendo certo di risolvere con un articoletto.
      personalmente ho studiato psicoanalisi per 20 anni (freud e jung soprattutto) e sono certo che componenti interne, al limite tra materiale e immateriale, incidano profondamente sulla nostra vita.
      ad esempio sono convinto che certe malattie anche fisiche (o addirittura a volte la morte) sono "volute", o che la difficoltà ad ingravidare di molte donne italiane è "voluta". ma sono tutti interventi "negativi", tesi a sopire o distruggere qualcosa che fisicamente c'è. credo meno invece alla possibilità di interventi coscienti volti a costruire qualcosa che fisicamente non c'è... mi sa di magia, stregoneria o tecniche orientali... c'era qualcuno che mi disse (faceva yoga) che per essere felici bisogna sforzarsi di ridere e fuggire tutte le occasioni di dolore e di conflitto... ecco, queste cose per me sono illusorie, oltre che da CODARDI.
      no, io voglio anche piangere e soffrire e scontrarmi, io voglio liberare le pulsioni, anche quelle negative. per me il "male" è proprio il sopire le pulsioni.
      il brasile mi ha aiutato molto in questo senso, un paese di "pulsionisti", nel bene e nel male, nell'estremo piacere e nell'estremo pericolo. sono diventato come loro? al 50%...

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  8. Scusatescusatescusate....dov'è che si arrotonda la paghetta!? FaccE guadagnà pure a noi....

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    1. semplice. apri un blog per donne dove parli di scarpe e cosmetici... soldi a palate.

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    2. importante: mettici pure il film pretti vuman :))

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    3. Devo iniziare a truccarmi allora ahahaha è la chiave di tutto

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    4. Ma se apro "ilcorsiariotraining" ti offendi? ...al massimo metto i tuoi post una settimana dopo...

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    5. Nel mio blog ho pubblicato 491 video relativi ad altrettanti film: pretti vuman ASSENTE, Arancia Meccanica PRESENTE.
      Sono una donna????? :-D

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    6. grillo,
      ti denuncio. mia cugina è vicequestore e dirige l'ufficio crimini informatici. non sto scherzando.

      tita,
      tu sei una delle poche buongustaie :)

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    7. tu sei una delle poche buongustaie :)

      Non so perché ;-), ma ci leggo una punta di vanità da parte tua, eh, eh, eh...

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  9. Ma quindi conosci il mio ip? Nessuno che lavori alla polizia postale?!

    Buttiamola in caciara che è meglio -.-'

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    1. tu fai lu bravu guaglione e non ti accadrà nulla di male :)

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    2. Peró sarei curioso ,un bell'articolo, sul recupero delle ripetute a seconda delle varie gare :-)

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    3. magari lo faccio... ma scordati un'equazione "gara = tipo recupero", dipende da troppi fattori. per esempio con una assoluta che fa 400hs e 800 abbiamo usato anche recuperi a fondo medio (quando volevamo stimolare aerobia qualificata) o con maratoneti recuperi da fermo (quando volevamo stimolare velocità). ma ci sono 800isti o maratoneti che non sopportano ste cose e allora non le usiamo.
      la realtà è complessa, se ti vuoi allenare bene non la puoi comprimere in formule fisse valide sempre e per tutti.

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    4. [...]Che non sopportano ste cose.
      Intendi che non le sopportano loro, in base ai loro "gusti", o proprio perché il loro fisico non è abituato/non riesce a lavorare in certi modi (recuperare da fermo o correndo, in base ai casi)?

      E, un'altra cosa, VOI avete sempre pareri simili tra voi? Mi riferisco a quando allenate qualcuno: tutti sono d'accordo sul far fare un certo allenamento? Se invece non lo siete, come stabilite chi ha ragione? O, più semplicemente, vi occupate di discipline diverse (uno per i lavori in pista, uno per i lavori in palestra, uno per...)?
      No, perché qui da me c'è la gara tra chi dice di sbagliare all'altro.. anche tra allenatori della stessa società riferendosi allo stesso atleta. :D

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    5. bravo chippz, domande interessanti, cominci a starmi simpatico (se hai una sorella presentamela... va bene anche una cugina :)).
      1) per "sopportare" intendo soprattutto il riscontro fisico/prestazionale. parlo di un'assoluta, fortemente motivata, una "macchina", che fa senza problemi quello che deve fare, anche se non le piace... poi sta all'abilità dell'allenatore farglielo anche piacere, a piccole dosi.
      2) questione complessa. siamo molto affiatati e le idee di base sono le stesse. nei dettagli ci possono essere differenze, ma ci dividiamo il lavoro... quasi... nel senso che io seguo l'aerobia, un altro pesi e velocità, però è ovvio che ci vuole coordinazione perchè i vari lavori si influenzano... e poi anche l'atleta è una testa pensante ed esprime le proprie opinioni. poi ci sono questioni, come la biomeccanica o la programmazione, in cui tutti intervengono (ma per fortuna abbiamo idee uguali, altrimenti mi tirerei fuori). a volte ci sono dibattiti con posizioni leggermente diverse ma mai "gara a chi dice di sbagliare all'altro". io collaboro con chi la pensa come me o nisba.

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    6. Ma quindi modelleresti il recupero a seconda delle carenze dell'atleta più che in funzione di uno specifico sforzo di gara...
      Altro argomento interessante..grazie ;)

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    7. anche... la distanza da preparare è una delle variabili dell'equazione. se preparo una maratona i recuperi da fermo non sono certo preponderanti...

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    8. Interessante! Qui da me forse è diverso (forse la nostra società è piccola rispetto alla vostra, seppure è tra le maggiori della regione), perché un allenatore segue tutto (allenamenti e potenziamento) o meglio, in base al giorno della settimana c'è una cosa diversa. Quindi se hai modo di andare tutti i giorni, allora l'allenatore ti fa fare tutto: dai lavori in pista, ai lenti, al potenziamento.
      Però gli allenatori non discutono quasi mai tra di loro, se allenano discipline differenti. Quindi volendo puoi andare a fare pesi con i velocisti e seguire cosa ti dice il coach dei velocisti.

      Come detto, però, è una società abbastanza grande, quindi ci sono più allenatori della stessa specialità che allenano gruppi differenti. E in questi casi ogni tanto capita la frecciatina a chi accusa l'altro di un qualcosa di sbagliato. In ogni caso, anche a fronte di queste discussioni, ognuno rimane fermo sui propri metodi.

      PS: Non ho sorelle. E l'argomento cugine è una delle mille cause per cui scrissi l'argomento sui disturbi mentali. Ci sarebbe un intero capitolo da parlare con il Luc - psicologo! ahaha

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    9. cugine / disturbi... intrigante!!!
      1) noi non siamo una società. io odio le società. siamo un gruppo di amici che si sono ritrovati su certi assunti teorici e pratici. alcuni provengono da altri sport. uno sta in brasile, uno (biomeccanico) in colorado, altri in veneto, lombardia, lazio, campania, sicilia. qualcuno lavora in proprio e qualcuno per qualche società. questi ultimi nelle loro società hanno anche colleghi che la pensano molto diversamente.
      2) la tua società lavora male. non esiste che il tal giorno si fa la tal cosa per tutti. non esiste che non c'è coordinazione fra i vari settori. con l'aggravante che avete atleti nazionali.
      questo accade anche perchè non c'è l'aspetto economico della professionalità, i tecnici italiani sono quasi "volontari", non ricevono dai 1500 euri al mese in su come in tutto il resto del mondo dei normali... cioè... per 300 al mese ma chi cazz mo fa fa'??? e manco hanno il tempo per "fa'", devono fare un altro lavoro pe campa'.
      non riesco veramente a capire perchè solo l'atletica - e solo in itaGlia - debba essere lo sport in cui il coach-slave lavora aggratise...

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    10. Intrigante? Bah, ci sarebbero dei casi che nemmeno Luc-psicologo riuscirebbe a risolvere! ahah
      1) Interessante! Mi piacerebbe conoscere questo lucaliffo lombardo. Magari è un allenatore-rivale della mia società, oppure un allenatore privato che porta altri atleti-rivale in gara.. mmh!
      2) Purtroppo non sono molto informato su queste cose della mia società (posso andarci solo qualche volta ogni qualche settimana). Però so che al sabato ci sono allenamenti FISSI (rip brevi). Al venerdì sapevo che c'era la palestra, ma leggo che in base al programma viene sostituita con medi o altri lavori.
      Al giovedì le salite, ma se non hai fatto il medio in settimana allora lo fai in questo giorno.
      Lun-mar-mer si fanno i lavori in base a chi c'è (i mezzifondisti brevi/veloci fanno velocità, gli altri qualche altro tipo). Ovviamente se ti fai tutti e tre i giorni, almeno uno è di lento.

      Poi mi è capitato di partecipare a super-mistoni, tipo fare ripetute brevi assieme ad altri 10 mezzofondisti (tra veloci e prolungati) o fare qualche ripetuta con mezzofondisti e anche velocisti (???), ma di quest'ultimo caso mi è capitato solo una volta in due anni.

      PS: Però considera che la società "principale" è questa, però in molti altri paesi ci sono altri gruppi e allenatori che allenano per conto loro, ma in gara vestono la nostra maglia.. giusto per complicare le cose..

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    11. qua in bras ho vari cognati/e che con le cugine/i hanno fatto figghi... è un must, un archetipo junghiano :)

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    12. il brasile è così: ti salta in mente una cosa? LA FAI.
      ecco perchè sono un popolo felice, la felicità è la minimizzazione dell'autocontrollo.

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    13. Questa mattina ho visto che affittano un box davanti casa mia. Dici che dovrei affittarlo e realizzare il mio mini-sogno di creare una mini-palestra? E chi ce li mette tutti i dané? :D

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    14. ovvio, i clienti della palestra... sei o non sei pure weight lifting coach? ihihih!

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    15. Nonono! La mini-palestrina la facevo per me!!! Però per pagare l'affitto potrei anche valutare l'ipotesi "weight lifting coach".... :D :D

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  10. E comunque "atleticatio praecox" m'e' piaciuta - ma che e', la sindrome di chi va troppo presto oltre la soglia? :)

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    1. "oltre giove... verso l'infinito" (2001 odissea nell'ospizio, ahahah :))

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  11. Spett.Le "IL CORSARO"

    Le consiglio di fare molta attenzione quando scrive i suoi blogs. Prima di alludere al fatto che io (un serio professionista della ricerca di cui Lei non ha nessuna conoscienza) abbia alterato i risultati dei propri studi per favorire lo "sponsor" (in questo caso la ditta Recon Instruments che produce "smart glasses" per atleti), dovrebbe informarsi meglio. Lo studio sui messaggi subliminali e prestazione di endurance e' stato condotto senza alcuna sponsorizzazione piu' di un anno prima che io abbia mai avuto contatti con la ditta Recon Instruments. Infatti questa ditta e' stata contattata dal sottoscritto DOPO aver completato lo studio e analizzato i dati per vedere se la stessa ditta potesse essere interessata a finanziare (sotto forma di fornitura gratutita di occhiali, queste piccole ditte non hanno fondi per ricerche) ulteriori studi. La ricerca, caro il mio CORSARO, costa sia come personale che come strumentazioni, consumabili etc. Il grosso della mia ricerca viene finanziata dallo stato britannico, ma i fondi privati non fanno certo male e non capisco il suo cinismo. La sponsorizzazione non vuol dire che il ricercatore sponsorizzato viene forzato a pubblicare dati contraffatti pe favorire lo sponsor. CI saranno casi isolati di disonesta', ma in generale i ricercatori sono onesti anche perche' le ricerche scientifiche contraffatte prima o poi vengono scoperte. La replicazione dei risultati e' una delle basi del progresso scientifico. Le posso anche fare un esempio concreto che mi riguarda direttamente. Ricevo fondi da una grande azienda farmaceutica per testare il loro nuovo (e costoso) farmaco contro la terapia tradizionale. I risultati della mia ricerca dimostrano che il nuovo farmaco (prodotto dallo sponsor) non e' superiore alla terapia tradizionale. Nonostante questo, non ricevo alcuna pressione da parte della casa farmaceutica e pubblico sulla migliore rivista del settore i risultati non certo favorevoli alla casa farmaceutica. Lo puo' leggere qui:

    http://www.ajcn.org/cgi/pmidlookup?view=long&pmid=17158431

    Quindi la prego di smettere di fare accuse gravissime contro l'integrita' professionale del sottoscritto e di concentrarsi su commenti piu' costruttivi.

    Distinti saluti, Samuele Marcora

    PS (Lo specifico allenamento cerebrale per l'endurance menzionato brevemente e erroneamente nel suo blog, porta a miglioramenti di prestazione nel test di endurance ben superiori al 17%. Piu' informazioni in futuro quando lo studio verra' pubblicato. Intanto un buon articolo comprensibile a tutti si puo' leggere qui su Runner's World: http://www.runnersworld.com/race-training/how-to-build-mental-muscle?page=single).

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    1. caro marcora,
      io la prego di fare molta attenzione a non calunniare il sottoscritto. in ciò che ho scritto non c'è ALCUNA allusione a eventuali alterazioni dei risultati dei suoi studi (mai pensato) nè "accuse gravissime" di alcun genere. semplicemente la mia libera opinione è che le sue ipotesi non porteranno a vedere gente che corre i 10000 in 20' netti. e neanche in 25.
      posso?
      oppure lei si sente (tipico italiano) un semidio il cui verbo non può essere messo in discussione?
      non ho nulla in contrario che riceva fondi pubblici o privati che siano.
      poi circa la recon ho solo riportato cose dall'articolo del newyorker di cui ho messo il link.
      comunque le prometto una pubblica ammenda se tra qualche anno vedremo 10000isti da 20' grazie alle sue scoperte, io sono paziente.

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    2. Ma non ha scritto lei: ""l'allenatore che mi mandò lo studio di Marcora mi ha appena confermato che il tizio ha addirittura pubblicizzato gli occhialetti-robocop al convegno IAAF... vu cumprà? Ecco perchè rigetta l'ipotesi di Noakes, perchè se i "limiti" alla prestazione sono utili, vende meno occhialetti." ? Visto che l'ipotesi di Noakes e' stata rigettata dai risultati della ricerca in questione, questa gratuita affermazione mi sembra anche piu' di una allusione a che io abbia manipolato i risultati della mia ricerca a fini commerciali. Ribadisco che io non ho nessun legame commerciale con la Recon Instruments e che se anche vendessero 1 milione di occhialetti grazie ai risulati della mia ricerca, io non ricevero' neanche un centesimo nelle mie tasche.

      Invece della sua opinione sulla possibilita' che le mie ricerche possano far correre i 10,000 in 20' (per altro non ho mai affermata tale cosa, se la sara' sognata) a me non importa niente. E libero di pensare quello che vuole. Non mi considero certo un semidio il cui verbo non puo' essere messo in discussione, e a maggior ragione nel campo dell'allenamento. Io sono un ricercatore e penso di fare bene il mio lavoro, cioe' quello di produrre risultati sperimentali che per fortuna sono cosa ben diversa da un "opinione". Stara' poi agli allenatori eventualmente applicare questi risultati nella preparazione dei propri atleti. Non e' il mio mestiere.

      Lei e' filosoficamente contrario a ridurre la percezione dello sforzo per migliorare la prestazione usando manipolazioni neurocognitive in gara o "brain endurance training"? Va benissimo, l'allenatore e' lei e decide lei cosa fanno gli atleti che segue. Pero' il grande interesse internazionale intorno alle mie ricerche (per esempio articolo sul New Yorker o Runner's World) chiaramente dimostra che ci sono invece molti allenatori e atleti aperti all'innovazione. Io dico per fortuna, altrimenti saremmo ancora ai tempi in cui si mangiava la bistecca prima della gara "perche' fa sangue".

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    3. apprezzo i toni di questo suo nuovo commento (nel primo s'era scordato di essere su un blog altrui, e non è bello dare ordini, minacciare e calunniare in casa altrui).
      1) continuo a non vedere alcun accenno mio a eventuali sue manipolazioni degli esperimenti. ha fatto deduzioni errate.
      2) il tizio dell'articolo da lei postato di RW passa alla mezza in 1h18 e chiude la maratona in 2h44, crisi finale brutale, pessima maratona.
      3) sarebbe facile verificare sul campo le sue ipotesi. di quanto il suo metodo aumenta il time of exaustion? 25-30%? bene, prendete MO FARAH, gli fate fare il 30% in meno di allenamento classico ma con in più il suo brain training. poi lo mandate in gara e si vede che combina.
      4) sono contento per l'interesse internazionale per le sue ricerche e sono certo che avrà successo... solo non capisco perchè perde il suo tempo con un blogghetto da 400 visite al giorno.
      buona fortuna.

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  12. 1) Ma scusi, se lei mi da' del VU CUMPRA' e afferma che rigetto l'ipotesi di Noakes perche' se no vendo meno occhialetti, cosa devo dedurre?
    2) pessima maratona dovuta a danno muscolare, e allora? Qual'e' la sua conclusione? E' chiaro che la prestazione dipende da tanti fattori, mica solo dalla preparazione mentale. Se non sono abituato a correre su asfalto e mi viene il danno muscolare nella seconda meta'. mica vuol dire che la preparazione mentale che ho fatto non e' efficace. Per questo si fanno esperimenti in laboratorio, per capire l'effetto di un singolo fattore controllando tutti gli altri fattori che possono influenzare la prestazione.
    3) Purtroppo vedo che non sa come si fanno a testare le ipotesi. Studi sul singolo individuo non possono provare o rifiutare nessuna ipotesi. Non e' cosi' semplice. Per questo ci sono persone che fanno la ricerca di professione (vedasi commento sopra sul perche' si fanno esperimenti).
    4) Perdo tempo perche' non mi piace che individui come lei scrivano cose false su di me sul web, tipo quello che io avrei interessi commerciali nella ditta che produce smart glasses.

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    1. 1) io dedurrei solo che uno vuole vendere gli occhiali (non c'è niente di male) e non che c'è una fantomatica ipotesi di manipolazione degli esperimenti.
      3) guardi, lo so benissimo, passo giornate sui "journals of applied physiology"... era un esempio semplificato quello di farah. allora diciamo "n atleti + n1 atleti gruppo di controllo", ok?
      4) boh... io se lei scrive sul suo sito peste e corna di me me ne frego. ma lei potrebbe allegare che non siamo tutti uguali.
      lei dice che non ha alcun interesse nella vendita degli occhiali, prendo atto delle sue parole. però deve ammettere che, facendo dei collegamenti dei fatti, non è folle pensarlo... ma ripeto non ci sarebbe niente di male. il succo del mio discorso era che grazie all'interessamento (o proprio al finanziamento iniziale di certe imprese, nel caso di altri ricercatori) il progetto potrebbe avere più successo di quanto, secondo la mia opinione, merita dal punto di vista tecnico.
      PROPONGO UN ACCORDO.
      - a me piace scrivere usando l'ironia, ma se quell'"espressione dialettale" la infastidisce, la potrei cancellare.
      - se vuole, posso pubblicare un nuovo post in cui lei spiega il suo punto di vista, magari con un testo che lei mi invierebbe via mail.
      che ne dice?

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  13. dimenticavo il punto 2)...
    se una rondine non fa primavera (l'ipotetico esperimento con mo farah) perchè linkò l'articolo di rw in cui un solo atleta adotta il suo metodo e lo prova sul campo?
    la maratona fallisce e lei dice a causa di altri fattori... e se così non fosse?
    di maratona forse potrei io insegnare qualcosa a lei e le dico che spesso problemi di varia natura nel finale hanno come causa un'andatura troppo turbinata nella fase iniziale. e se questo turbinamento fosse causato proprio dal suo metodo?
    e qui rientra il discorso CENTRALE del mio articolo, ovvero io non metto tanto in dubbio gli effetti a breve del suo metodo quanto quelli a lungo:
    - potrebbe darsi che proprio il raschiare il barile nella 1a parte (grazie a input mentali) abbia causato una "rivolta" fisica nella 2a
    - e anche se avesse retto fino alla fine, cosa sarebbe accaduto successivamente? se una maratona normale la si recupera in 2 settimane, quanto ci vuole per recuperare una maratona mentalmente turbinata? una maratona mentalmente turbinata potrebbe fare, a livello fisico, molti più danni di una normale.
    e non mi vorrà negare l'esistenza di vari fattori fisici di fatigue spero...

    vede, io sto nell'atletica da 35 anni, ho visto centinaia di casi di atleti infortunati o con seri stati di overtraining (cose che compromettono intere stagioni e a volte addirittura carriere) a causa di gare (o sequenze di gare) o sedute d'allenamento (o sequenze di sedute) troppo turbinate...

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  14. certo, potrebbe anche essere cosi' come dice lei, chi lo sa'? E' proprio questo il punto. Quello che ha descritto come esperimento non lo e', come del resto non lo e' l'esperienza fatta dall'autore dell'articolo. Quindi in entrambe i casi non si puo' concludere niente. Per questo si fanno gli esperimenti. Ma quello che ha proposto lei non lo e'. E non e' una questione di numeri. Gli esperimenti (quelli veri) si possono anche fare con una singola persona (veda secondo studio dell'articolo che ha commentato che, per altro, non e' stato fatto con gli "occhialetti" ma con un semplice computer: http://journal.frontiersin.org/Journal/10.3389/fnhum.2014.00967/full)

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  15. Inoltre ripeto per l'ennesima volta che la sua deduzione che io voglia vendere gli occhiali e' priva di qualsiasi fondamento, come e' priva di qualsiasi fondamento la sua accusa (ancora piu' grave alla quale io mi riferisco dal primo post) che io rifiuto l'ipotesi di Noakes per vendere gli occhiali. L'ipotesi di Noakes e' stata rifiutata dai risultati sperimentali, non da me. L'unico modo per cui io abbia potuto rifiutare l'ipotesi di Noakes a fini "vu cumpra'" e manipolare i risultati sperimentali. L'ha capita adesso oppure no? Ma forse di scienza lei ci capisce talmente poco che forse non si rende neanche conto di quello che ha scritto nel suo blog.

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    1. il punto è che lei non ha affatto provato che non esista utilità (a lungo termine) nei limiti al raschiare il barile.
      per cui cade la sua ipotesi che io la stia accusando di manipolazioni.
      l'ha capita adesso o no?
      e comunque fra qualche annetto, quando vedremo i mirabolanti effetti sulle piste e sulle strade del suo metodo, vedremo chi ci capisce di scienza.

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    2. Che io ci capisca di Scienza lo dimostra il mio curriculum. Il suo?

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    3. ci sono centinaia di altri scenziati che indagano il suo stesso settore, con altrettanti bei curriculum, che la pensano diversamente da lei.
      ci sono oltre 100 giornali di fisiologia applicata nel mondo. su ogni argomento ci sono centinaia di studi (tutti rigorosamente utilizzanti metodo scientifico e tutti partoriti da scienziati con curriculum che ci capiscono di scienza) che danno risultati diversi o addirittura opposti.
      per ogni fenomeno indagato vengono (esempio) presentate 10 spiegazioni diverse, ma AL MASSIMO una può essere giusta.
      questo non significa che MINIMO 9 studi su 10 sono disonesti, significa semplicemente che c'è sempre qualcosa che sfugge, per vari motivi:
      - scelta dei campioni
      - protocolli usati
      - metodi di misurazione
      - problemi nella traduzione dal laboratorio al campo
      eccetera eccetera.
      ma lo sa in 35 anni di esperienza quante "novità scientifiche" ho visto arrivare e poi passare come meteore?
      vedremo! quanto tempo le serve? 5-10 anni? se fra 5-10 anni avrà ragione lei (SUL CAMPO), farò pubblica abiura su questo blog.

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    4. Vedo che lei continua a far confusione tra risultati sperimentali, opinioni personali e applicazioni sul campo, tre cose completamente diverse. D:altronde da un freudiano che fa l'allenatore in Brasile non ci si puo' aspettare molto

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    5. beh secondo me la psicologia cognitiva & parenti sono ciofeche totali.
      ma che per caso è razzista nei confronti del brasile? è un bel paese sa, molto freudiano (= gnocca :)).

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  16. Risposte
    1. premesso che come sai amo usare un linguaggio appositamente iperbolico-divertente, premesso che volevo punzecchiare il marcora che mi aveva punzecchiato sul freudo-brasilianismo (di cui conosce poco), premesso che non sono laureato in psicologia ma solo uno che ha letto 200 testi sull'argomento... direi che non approvo l'approccio informatico della psicologia cognitiva, mi pare semplificato e superficiale.
      mi pare che sia tesa solo all'adeguamento dell'individuo alla situazione (o al regime) e stranamente i suoi massimi esponenti sono tutti statunitensi e di cultura protestante.
      sai, io ho una mentalità, oltre che psicoanalitica, anche etnologica. quando uno sostiene un'idea, io la prima cosa che faccio è sincerarmi dei suoi "fondamentali etnologici": di dove sei, da che classe sociale provieni, che lavoro fai, che lavoro faceva tuo padre e tua madre, di che religione, di che idee politiche... sapute queste cose, so l'80% di una pesona e quindi dove vanno a parare le idee "assolutamente scientifiche" che produce.
      secondo miller: " il comportamento era visto come il prodotto di una elaborazione dell'informazione, quale è compiuta da un calcolatore, per lo svolgimento di un piano utile alla soluzione del problema".
      sì ma utile A CHI?

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    2. esempio (tristemente classico).
      dopo 15 anni di matrimonio, la moglie non vuole più trombare col marito e anzi lo tortura giornalmente con una minuziosa miriade di piccole e grandi umiliazioni, egoismi, irrazionalità e violenze verbali.
      secondo la psicologia cognitiva dell'input-output e diagrammi di flusso, perchè fa questo?
      secondo la mia psicologia "del profondo", perchè non vede l'ora di cacciarlo di casa, fregargli casa e soldi e, soprattutto (obiettivo supremo), trombare con gli altri.
      al marito viene voglia di romperle la faccia ma non lo fa.
      secondo la psicologia cognitiva input-output e bla bla, perchè non lo fa? a chi è utile che non lo faccia?
      certo, se lo fa va in galera... ma se non lo fa crea un grave corto circuito energetico che o causerà una malattia fisica (anche un cancro al fegato) o una malattia mentale. per lui si sommano una PULSIONE sessuale repressa e una PULSIONE violenta repressa, entrambe micidiali.
      gli psicologi cognitivi le spiegano ste cose ai "pazienti"?

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    3. La psicologia di Miller e la psicoanalisi ormai sono antiche. Meno male che non li tratti i pazienti, lasciali trattare a me ;)

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    4. hai ragione! siete fortunati che non tratto pazienti... e ancora più fortunati che non sono DITTATORE, ahahah!
      poi bisogna vedere se "trattare" significa fare il bene dell'individuo o del "regime"...
      un amico recentemente, grossa litigata con la moglie, corpo pronto alla guerra (certo ormoni in circolo, muscoli tesi pronti a colpire, espressioni facciali minacciose, ecc.), si è "contenuto". gli viene un tremendo dolore a un occhio, la notte non dorme, 2gg dopo va a farsi esaminare, non ha nulla, ma il dolore continua...
      a lungo andare, centinaia di questi episodi cosa causano?
      se venisse da te come lo "tratteresti"?

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    5. ma pensandoci bene... qualche paziente l'ho trattato (portandolo a liberare le pulsioni, anche contro il "regime"): le mie amanti!
      ihihih!
      lo sai che col mio metodo psicoanalitico-pratico ho liberato alcune tipe dalla frigidità?
      la psicoanalisi è "vecchia" perchè eversiva e sconveniente, alla fine entra in conflitto coi tabù culturali dominanti.
      salvo quando viene usata in quantità industriali nella pubblicità, allora come per incanto non è più "vecchia":
      - la bella macchina associata alla strafiga...
      - il marito bello, giovanile, gentile e sottomesso dei tali biscotti...
      - comprati sto dopobarba che diventi dirigente d'azienda...
      ovvero il buon vecchio "appagamento di desiderio"...

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  17. Da esperto ti dico che le vere patologie mentali la psicanalisi classica non è in grado di trattarle.

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    1. concordo, infatti per me è valida come indagine su certi meccanismi psico-sociologici.
      poi dipende sempre cosa si intende per "trattare". se si intende il fatto che il "malato" non rompa più le scatole o che trasformi la sua malattia fastidiosa in qualcosa di più socialmente accettabile, allora è buona anche la chiesa.
      un mio ex atleta divenne evangelico-fondamentalista e risolse l'anoressia...

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